India - Varanasi

Finita l'avventura in Nepal, arrivo all'alba a 3 km dal confine con l'India e si pone il problema di come attraversare il confine... Taxi, bus, noooo, troppo banale, salgo allora su uno scassato tuk tuk a pedali che mi fa attraversare il confine, accompagnandomi per quella specie di inferno chiamato Sunauli, fatto di traffico smog, rumore, truffatori ad ogni angolo, sporcizia.
Svolte le pratiche burocratiche sono finalmente in India, emozionato di scoprire questo mistico paese!
L'impatto, come direbbe fantozzi, è stato "mostruoso" la prima città che raggiungo dopo il confine è Gorakhpur (leggo poi una delle più sporche al mondo) dove devo prendere il treno per Varanasi.
Dopo aver fatto conoscenza con qualche topo grande come un gatto e aver schivato gli sputi marroni dei personaggi locali (molti masticano tabacco e l'usanza dello sputo è molto comune qui, vi dico solo che alcune strade cambiano colore per questo e che sugli autobus locali non c'è scritto vietato fumare ma vietato sputare!) arrivo alla stazione...
Un fiume di persone che entrano ed escono mi investe, si accalcano per salire sui treni che a volte non si fermano neanche e devi prenderli al volo, diciamo che comincio a fare la prima conoscenza con l'India!
Dopo 8 ore di treno finalmente arrivo a Varanasi, la città sacra dell'India, molti dicono che questa città concentra tutte le caratteristiche dell'India (religione, sacralità, mentalità indiana, ricchezza estrema e povertà estrema, sporcizia ai confini della realtà, vita e morte).
Per la prima volta mi trovo in difficoltà a raccontare di un posto, mi rendo conto quanto le foto rappresentino veramente poco il mio stato d'animo e le emozioni che ho provato... Ma ci provo lo stesso!
Varanasi è una città dura, per molti ma non per tutti, ho la ami o la odi insomma!
Varanasi è un pugno nello stomaco, ti toglie il fiato a volte per la meraviglia, a volte per gli insopportabili odori, a volte perchè non riesci a trattenere le lacrime.
Varanasi ti spoglia, a Varanasi non ti puoi nascondere!
Fra le altre cose Varanasi è la città della morte, è il posto dove gli induisti vengono a farsi cremare in pile di legna sulla sponda del fiume, i roghi proseguono tutti i giorni, giorno e notte, da secoli! 
Dopo di che le ceneri (o meglio quel che ne resta) vengono gettate nel fiume.
Lo stesso fiume con cui migliaia di pellegrini giunti sin qui da tutta l'India si lavano per purificarsi attraverso l'acqua considerata sacra.
Qui la morte la respiri, la vedi, ce l'hai attaccata alla maglietta, alla pelle e la vivi come noi occidentali non siamo abituati a fare!
Vedere decine di corpi che bruciano, essere investito dalla loro cenere alzata dalle fiamme, respirare quest'aria e l'atmosfera che circonda tutto, beh per me non è stato facile.
Di tutto questo non ci sono foto, non me la sono proprio sentita...
Mi ha colpito che è permesso assistere alle cremazioni solo a parenti e amici maschi, alle donne non è permesso (l'India da questo punto di vista è molto "omo-centrica") ma soprattutto che non è permesso piangere, infatti il funerale è una sorta di festa, si festeggia, si celebra il fatto che finalmente l'anima del defunto ha fatto il suo percorso ed è pronta ad ascendere.








 Tutta la città si trova su una sponda sola, quella considerata sacra, l'altra è completamente deserta in quanto considerata "l'opposto di sacra", un'altra espressione della dualità dell nostro mondo, un po' come lo yin e lo yang.


 Questo è il proprietario della guesthouse dove sono stato che mi ha preso in simpatia e un giorno mi ha invitato ad andare con lui ad un matrimonio indiano, una cosa assurda, uno sfarzo esagerato, il padre dello sposo è uno degli uomini più ricchi dell'India.
Questa è stata veramente una grande opportunità, una cosa che pochi occidentali hanno la fortuna di vedere...


 La bellissima e dolcissima moglie del proprietario della guesthouse...


 Questo è l'uomo "sacro" che ha presieduto al matrimonio, da quello che ho capito questo di sacro ha gran poco, diciamo che è un uomo di potere...
Piccola curiosità, la collana e il copricapo è fatto di oro, diamanti e pietre preziose, quest'uomo ha addoso quasi dieci milioni di dollari tra oro e pietre preziose!!!




 Questo è lo sposo, leggermente teso!




 La sposa con le "ancelle"!






 A me non sembra molto convinto...





 Vabbeh ormai mi sono imbucato, facciamo anche la foto di famiglia con gli sposi!!!!

 Due piccole amiche con cui ho passato un pomeriggio sugli scalini in riva al Gange...




 Dimenticavo, ovviamente mucche ovunque!!!
 Celebrazione religiosa notturna in riva al Gange, le foto rendono poco ma vedrò di postare un video in modo da rendere meglio la magia che si respirava!








 Questo simpatico esserino è considerato un uomo sacro nel senso che ha deciso di passare la vita con lo scopo di purificarsi.
Infatti a differenza di tutti gli altri induisti, che hanno bisogno della cremazione come ultimo atto purificatore, alla sua morte, il suo corpo verrà gettato nel Gange così com'è, legato con qualche sasso giusto che vada a fondo...
Non ha beni personali (se non quello che vedete) e vive di elemosina, si fa canne dalla mattina alla sera con lo scopo di entrare meglio in meditazione e raggiungere il divino! (Beh, per
quest'ultima cosa ne conosco di gente che ci prova da un pezzo...).
Quel bianco sulla pelle è cenere... Sì proprio la cenere delle cremazioni!!!


3 commenti:

  1. Ciao Giafarrrrrrrrrr, impressionanti le foto e come descrivi te le tue avventure e i posti che vedi....Continua cosi'!!! Ti seguo dal primo giorno, ma solo ora sono riuscito a scriverti sul blog che secondo me è fatto proprio bene.

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    1. Giammmmerio!!!! Ma grazie mille troppo buono!!! Grazie veramente per il sostegno! Un abbraccio!

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